Discussione:
Un Parlamento in crisi d'identita'
(troppo vecchio per rispondere)
€rnesto
2010-04-16 08:22:01 UTC
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Un Parlamento in crisi d'identita'


Quanto accaduto oggi in Parlamento ha veramente dell'incredibile: il
solito inciucio all'italiana. La maggioranza e una buona parte
dell'opposizione rivotano un provvedimento gia' bocciato ieri, quello
riguardante il decreto salva-liste. A cosa serve, allora, averlo
bocciato ieri?

Mi rivolgo agli amici dell'opposizione, anche a quelli del Partito
democratico. Ieri è stato proposto un emendamento per bocciare questo
decreto, e oggi ne è stato proposto un altro sostanzialmente identico
per dare una seconda chance al provvedimento. Un fatto che pone seri
dubbi sulla reale necessità di un Parlamento. Mi viene da dire che
quasi quasi questo Parlamento non serve assolutamente a niente. Anche
oggi è stato dimostrato come sia soltanto uno zerbino a uso e consumo
del sultano di turno. E buona parte dell'opposizione è complice, in
questo disastro senza fine.

Anche per questo Italia dei Valori sta lavorando per creare
un'alternativa a questo modello di governo che ha ormai spaccato il
Paese su molti aspetti: dell'economia, al principio di uguaglianza di
tutti davanti alla legge, fino al rispetto delle regole del gioco.
La nostra proposta politica è alternativa: è una proposta che mette al
primo posto il dramma della disoccupazione, le pari opportunità per
tutta l'Italia e non soltanto per una parte di essa a danno
dell'altra.

Per fare questo c'è bisogno di un cambiamento radicale di molti
sistemi ormai consolidati nel nostro paese. Come l'influenza della
politica nelle imprese e nelle banche.
Per noi di Italia dei Valori vale una sola regola: l'idea che la
politica debba mettere le mani in pasta in quel che è il sistema
bancario, piuttosto che il sistema delle imprese pubbliche, al solo
fine di spartire e lottizzare i soldi pubblici degli italiani, non ci
sta bene. In questo senso la nostra proposta non accetta compromessi:
togliere dalle nomine bancarie il controllo della politica.

Come dimenticare, anche, il sistema delle fondazioni. Anche questo fa
parte di un'Italia da cambiare: in pochi hanno usato le fondazioni per
fare investimenti nell'interesse del territorio. Troppo spesso,
piuttosto, le fondazioni sono stati inganni per fare speculazione
finanziaria da parte di alcuni grandi gruppi e da parte di quei
politicanti che hanno realizzato soltanto affari personali.

Anche da qui devono partire le riforme. Quelle vere, però. Non quelle
proposte da questo Governo, che in realtà sono solo uno specchietto
delle allodole dietro il quale si stanno nascondendo i veri problemi
del Paese: l'occupazione e il rilancio del sistema delle imprese.
Queste sono le riforme che si devono fare. Si dovrebbe parlare meno di
massimi sistemi e più di aumento degli ammortizzatori sociali, del
numero delle persone che ne possono beneficiare. Si deve parlare anche
di incentivi al sistema delle piccole e medie imprese, rilancio
dell'agricoltura e quant'altro. Non delle leggi vergogna che questo
Governo è in grado di proporre. Un Governo che non pensa ai problemi
del paese perché impegnato a contendersi leadership.

Italia dei Valori, ci tengo a ribadirlo, non sta perdendo un solo
minuto per valutare quello che sta accadendo nel centrodestra. La loro
è solo una lotta interna e di potere fine a se stessa. Per noi in
questo momento è importante costruire un'alternativa. E di fronte a un
Partito democratico che ogni giorno rinvia a domani le decisioni da
prendere, noi abbiamo già lasciato il porto e ci stiamo avviando verso
una proposta concreta attraverso i referendum che manderanno un
messaggio molto chiaro circa quello che pensiamo sulle energie,
sull'ambiente e sull'occupazione.
Postato da Antonio Di Pietro in Politica
AntiKomunista
2010-04-16 10:16:24 UTC
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Post by €rnesto
Un Parlamento in crisi d'identita'
Vai a cagare ometto viscido e ributtante!

AntiKomunista

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